Bes: i dati sul progresso della città

Da #ORIZZONTEFANO il quadro integrato dei principali
fenomeni sociali, economici e ambientali che descrivono l’evoluzione del territorio

Fano, 13 marzo 2017 – Dopo aver fornito la fotografia della situazione demografica, economica, lavorativa, edilizia e i dati inerenti alla mobilità, Fano ha deciso di valutare il grado di benessere del suo territorio. Per farlo si è servita del BES (Benessere Equo e Sostenibile), indicatore che tiene sotto controllo il progresso della città non solo dal punto di vista economico, come fa il PIL, ma anche sociale e ambientale. Un’esperienza pilota, perché il BES è ancora utilizzato soltanto su base provinciale e regionale e Fano è la prima città non capoluogo di provincia ad adottarlo. Tra le necessità emerge sin da ora l’esigenza di rendere open source i dati che compongono l’indicatore.
Sono valori che mettono in evidenza le grosse differenze che ci sono nelle condizioni di vita in città rispetto alla campagna (provincia e regione): più istruzione, più asili, maggior reddito, più donne con un lavoro, ma anche più incidenti ed inquinamento.
Il BES non serve tanto a confrontarsi con il contesto ma con se stessi: “Si misura ad un tempo ‘T0’ e si rimisura dopo un certo periodo, per testare il buon esito di politiche attivate per migliorare il welfare dei cittadini” sottolinea l’assessore all’Urbanistica Marco Paolini.

I valori che sottolinea sono un punto di partenza inscindibile per la costruzione di #ORIZZONTEFANO, il Piano strategico che il Comune di Fano adotterà entro la fine dell’anno. I dati presi in considerazione sono stati confrontati con la media provinciale e regionale e hanno delineato un trend in buona parte positivo, pur con qualche eccezione.

SALUTE
L’indagine ISTAT del 2011 rivela che la salute è il fattore che gli italiani tengono in maggior considerazione nella valutazione del loro benessere. La situazione in provincia di Pesaro e Urbino è in linea con i numeri della regione: l’aspettativa di vita alla nascita, nel 2013, è di 80,3 anni per i maschi (nella regione è dell’80,7) e di 85,8 per le femmine (nella regione è dell’88,5). Spicca il tasso di mortalità infantile, di molto inferiore in provincia, nel 2011 (8,6 decessi ogni 10.000 nati), rispetto alla media regionale (18,8).
Due giovani ogni 10.000 muoiono a Pesaro e Urbino, per incidente stradale (in regione 1,3); 8,6 adulti per tumori (stesso valore per la regione) e 27,1 anziani ogni 10.000 (stesso valore per la regione) per malattie del sistema nervoso.

OCCUPAZIONE
A Fano lavorano meno persone (nel 2011 il 90,3% della popolazione contro il 91,4% della media regionale) ma guadagnano di più: nel 2014 solo il 29,8% ha un reddito inferiore ai 10.000 euro annui, la media regionale è superiore di quasi un punto percentuale. Positivo anche il tasso di occupazione femminile, secondo i dati del 2011 (44,1% contro il 43,5% regionale). Una situazione di maggior benessere economico che si riflette anche sulle metrature delle abitazioni occupate: per ogni cittadino ci sono 42,9 mq a fronte dei 41,3 mq del trend regionale.

ISTRUZIONE
Positiva la condizione di Fano dal punto di vista dell’istruzione: nel 2011 il 14,2% della popolazione è laureata (la media regionale è invece di 11,2%) mentre ad uscire precocemente dal sistema di formazione è solo il 10,5% dei ragazzi (11,7% su scala regionale). La percentuale dei giovani tra i 15 e i 29 anni che non studia e non lavora a Fano è dal 15,6%, in regione del 16%.

CULTURA
Positiva, per questi ultimi, anche la qualità dei servizi educativi: nel 2008 ogni 100 bambini a Fano ci sono 24 maestri, soltanto 21 in regione. Costi onerosi richiede il settore dei beni culturali e storico-artistici: nel 2015 si spendono 4,6 euro per ogni abitante contro gli 0,3 euro della media regionale. Il numero di immatricolati ai due corsi di laurea fanesi si è mantenuto stabile tra il 2012 e il 2016, il calo della facoltà di Economia Aziendale è stato compensato dall’aumento degli iscritti a Biotecnologie.

ASSOCIAZIONISMO
Nel territorio fanese nascono molte istituzioni no-profit ma pochi sono i cittadini che ne fanno parte. Il numero di volontari su base regionale nel 2011 supera i 100 ogni 10.000 abitanti mentre a Fano si attesta sui 48,4. Le associazioni in città tutelano soprattutto l’ambiente, la salute e le fragilità sociali. Il Comune promuove e sostiene le loro iniziative con collaborazioni e patrocini che, nel triennio 2013-2015, hanno conosciuto un tasso di variazione del +14,5% e del +11,2%.

PARTECIPAZIONE POLITICA
La partecipazione elettorale raggiunge numeri affini alla media provinciale e regionale (quasi il 50% alle elezioni regionali del 2015). Notevole la cifra relativa alle quote rosa: nel 2015 ogni 100 consiglieri 37,5 sono donne, la media regionale si ferma a 21,6.

TECNOLOGIE
I dati relativi all’innovazione, aggiornati al 2015, parlano di una condizione positiva per la città della Fortuna: nei luoghi di lavoro ogni 100 dipendenti ci sono 105,8 computer, 89 con accesso a internet. In regione sono invece 86,8 e solo 75 hanno la possibilità di collegarsi alla rete. I settori ad alta-media specializzazione attraggono nel 2011 il 36,9% degli occupati, a fronte del 30,5% regionale.

AMBIENTE
Funziona il servizio di raccolta differenziata (dal 2010 al 2014 il peso sui rifiuti totali è cresciuto del 118,1%). La produzione di rifiuti solidi urbani registra un calo del 9,5% tra il 2010 e il 2014 e valori migliori rispetto a quelli della città di Pesaro (nel 2014 565 kg/abitante a Fano e 662 nel capoluogo).
Meno efficiente i trasporti pubblici (nel 2014 a Fano ci sono 4,8 autobus ogni 10.000 abitanti; in provincia 16,6 e in regione del 17,8). Numerosi, gli incidenti stradali (nel 2013 sono 498,9 ogni 10.000 abitanti; in provincia 344,3 e in regione 358,2).
L’ambiente vede un generale aggravarsi delle condizioni: peggiora la qualità dell’aria urbana. Numerosi gli sforamenti delle PM10, “inferiori a causa di un inverno particolarmente mite” sottolinea l’assessore all’Ambiente Samuele Mascarin che ricorda “come l’umidità e la presenza di salsedine nell’aria contribuiscano a peggiorare i valori”. Dai 49 del 2013 si passa ai 26 del 2014 per poi risalire nel 2015 a 40. Numerosi anche i veicoli circolanti (nel 2012 a Fano sono 90, ogni 100 abitanti; in provincia 89,9 e in regione 87,6) e intensa l’espansione edilizia (espansione dell’edificato dal 2001 e 2011 a Fano segna il +14,8% in regione il +9,7%).

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