ORIZZONTEFANO chiamato a rivedere le strategie della mobilità del territorio
Fano, 6 marzo 2017 – Favorire la mobilità dolce, mettere in sicurezza le strade statali, studiare ed attuare un piano della mobilità integrato. Sono alcune delle necessità a cui #ORIZZONTEFANO, il Piano strategico che adotterà l’Amministrazione comunale entro la fine dell’anno dovrà dare risposta. A segnalare alcune criticità sul tema, sono i dati dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, integrati con quelli di polizia municipale elaborati da due studenti del liceo scientifico nel loro progetto di alternanza scuola-lavoro presso gli uffici dell’Urbanistica di Fano.
“I dati mostrano – ha detto l’assessore all’Urbanistica Marco Paolini – un fabbisogno di interventi per rivedere i flussi di percorrenza da Fano alle città limitrofe e per prevenire ed abbassare il tasso di incidentalità, soprattutto per pedoni e ciclisti. Un altro tema da è come incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici – e qui è necessaria una riflessione sui tempi di vita – soprattutto per alleggerire la mobilità Fano-Pesaro”.
Tra le operazioni già attuate c’è il progetto che sarà presentato giovedì, come sottolineato da Cristian Fanesi, assessore ai Lavori Pubblici di Fano: “L’Amministrazione sta già attuando interventi per migliorare la mobilità come il ‘Piano delle ciclabili’, uno strumento che stabilisce percorsi e priorità di attuazione e che dovrà intercettare finanziamenti europei e regionali. I lavori saranno completati integralmente nei prossimi anni”.
Le cifre raccontano come Fano sia una città “in movimento” (con un alto pendolarismo), che si sposta in auto, che ha pochi autobus a disposizione e che non sfrutta appieno i parcheggi a pagamento.
PENDOLARISMO
Nel 2011 ogni giorno sono entrate a Fano per motivi di studio o lavoro 17.500 persone in prevalenza provenienti da Cartoceto-Lucrezia (2.446, 17 minuti per arrivare a Fano), da Pesaro (2.041, 25 minuti per arrivare a Fano), da Saltara-Calcinelli (1.792, 18 minuti), Mondolfo (1.772, 21 minuti per arrivare a Fano) e San Costanzo (1.446, 20 minuti per arrivare a Fano). Chi viene a Fano percorre al massimo 30 km, in mezz’ora. In uscita ben 6287 persone vanno da Fano a Pesaro (27′ in media) per studio o lavoro: un pendolare su tre. In 1.278 si dirigono ad Ancona (in 56 minuti), in 1.180 a Cartoceto (in 15 minuti), in 1.157 a Mondolfo (in 14 minuti) e in 964 a Senigallia (in 24 minuti). Chi esce da Fano percorre anche 50 km, impiegando fino a 1 ora.
MOBILITÀ NETTA
A Fano, nel 2011, la mobilità in entrata e uscita è dunque in sostanziale equilibrio (+500 unità), a differenza della vicina Pesaro che ha una mobilità netta negativa elevata, pari -4.246, ma anche di Ancona (-1.010), Urbino (-673), Rimini (-267) e Senigallia (-200).
POPOLAZIONE MOBILE URBANA
Gli spostamenti interni al territorio comunale provengono principalmente dai quartieri periurbani – Bellocchi (45,64%), zona industriale di Bellocchi (44,26%), Sant’Orso (42,69%), Rosciano (42,47%) – e lungo la Flaminia. Coloro che devono raggiungere luoghi fuori dal Comune provengono per la gran parte dalle frazioni ai confini: Roncosambaccio (28,26%), Fano Sud (19,67%), Carignano (15,85%), Gimarra (15,52%), Fenile (15,14%), Cuccurano-Carrara (13,89%), Fano 2 (13,71%), San Cristoforo (13,12%). Sempre nel 2011, su 10 pendolari, 8 sono lavoratori, che si spostano con mezzi privati, e 2 sono studenti, che usano i mezzi pubblici. Chi entra arriva in autobus, chi esce usa anche il treno.
TUTTI IN MACCHINA
Nel 2014, a Fano ogni 100 maggiorenni ci sono 76 macchine (per un totale di 40.037 autoveicoli), a Pesaro 71 (58.345), a Senigallia 70 (27.738). Valori che non influiscono più di tanto sulle cifre relative all’incidentalità. Nella città della Fortuna, nel 2012, sono avvenuti 4,9 incidenti ogni 1000 abitanti: meglio di Senigallia e Pesaro. Cifre che però su scala provinciale e regionale sono peggiori: a Fano capitano più incidenti, ci sono più veicoli e molti meno autobus. Su 10 incidenti, 8 avvengono in area urbana.
INCIDENTALITÀ E PARCHEGGI 2015
Gli incidenti rilevati dalla Polizia Urbana nel 2015, nelle ore diurne, sono stati 252 e hanno causato 231 feriti e 2 morti. Dall’analisi geografica degli incidenti risulta che le strade più pericolose sono: via Flaminia (71 feriti), l’Adriatica Nord (51), Sud (31) e le strade urbane (28). Via Roma e Gramsci le più pericolose per i ciclisti, Buozzi, Gabrielli e Pertini per i pedoni.
I parcheggi a pagamento sono utilizzati in media per il 45%. Quelli meno utilizzati sono i parcheggi sotterranei del Gardenia e di via dell’Abbazia e il parcheggione del centro storico. Quelli più sfruttati sono i posti di via Vittorio Veneto, piazza Marconi, via Cavour e via Mura Malatestiane.
Nei prossimi mesi altri momenti di condivisione cercheranno di sviluppare le proposte emerse nel corso dell’Ost “Foro Urbano” e gli spunti di riflessione dei fati forniti dall’Università di Urbino per realizzare il Piano Strategico #ORIZZONTEFANO.