L’attuazione di una apertura permanente dell’aeroporto al volo ultraleggero e alle altre attività sportive – che andrebbero ad integrare quelle già presenti, senza alcuna esclusione – richiamerebbe un turismo oltre che da tutta la regione, anche dal resto d’Italia con reali ricadute sull’economia di Fano. In una successiva fase, altro lavoro sarebbe portato dalla manutenzione e costruzione di velivoli ultraleggeri, con il lancio di un nuovo comparto industriale artigianale e ad alto valore aggiunto
sull’aeroporto di Fano; si tratta di un settore in forte crescita, con dinamiche analoghe a quelle della nautica da diporto.
Attualmente l’aeroporto di Fano è sotto utilizzato da una esigua minoranza di utenza, che invece con un diverso indirizzo aperto a fasce più ampie della popolazione verrebbe a decuplicarsi e ne
conseguirebbe un reale e più adeguato servizio alla comunità.